SIMBOLOGIA 

Il falco osserva dall'alto, in picchiata afferra la serpe.

Il simbolo della serpe che sale l'albero di Adamo qui come nei simboli alchemici viene fermato sull'albero nudo di Cristo. La croce di Lorena con il Sacro Cuore, Dio che protegge dal male.

Dio, famiglia e patria siano il valore su cui fondare ogni azione e da difendere da chi tenta di annientare questi valori. Lex, la legge unica, quella di Dio.

Veniamo da lontano e stringiamo saldi in mano la fiaccola dei valori, quella che illumina la strada e tiene lontano le serpi!

De Iure - A Deo Rex a Rex Lex


DIO 

"In persecutione militia, in pace constatai coronatur"



Romani 8,31-35

Che diremo dunque in proposito? Se Dio è per noi, chi sarà contro di noi? Egli che non ha risparmiato il proprio Figlio, ma lo ha dato per tutti noi, come non ci donerà ogni cosa insieme con lui? Chi accuserà gli eletti di Dio? Dio giustifica. Chi condannerà? Cristo Gesù, che è morto, anzi, che è risuscitato, sta alla destra di Dio e intercede per noi? Chi ci separerà dunque dall'amore di Cristo?



FAMIGLIA

Giovanni Paolo II e la Famiglia

L'avvenire dell'umanità passa attraverso la famiglia! E', dunque, indispensabile ed urgente che ogni uomo di buona volontà si impegni a salvare ed a promuovere i valori e le esigenze della famiglia.
Un particolare sforzo a questo riguardo sento di dover chiedere ai figli della Chiesa. Essi, che nella fede conoscono pienamente il meraviglioso disegno di Dio, hanno una ragione in più per prendersi a cuore la realtà della famiglia in questo nostro tempo di prova e di grazia.
Essi devono amare in modo particolare la famiglia. E' questa una consegna concreta ed esigente.
Amare la famiglia significa saperne stimare i valori e le possibilità, promuovendoli sempre. Amare la famiglia significa individuare i pericoli ed i mali che la minacciano, per poterli superare. Amare la famiglia significa adoperarsi per crearle un ambiente che favorisca il suo sviluppo. E, ancora, è forma eminente di amore ridare alla famiglia cristiana di oggi, spesso tentata dallo sconforto e angosciata per le accresciute difficoltà, ragioni di fiducia in se stessa, nelle proprie ricchezze di natura e di grazia, nella missione che Dio le ha affidato.
«Bisogna che le famiglie del nostro tempo riprendano quota! Bisogna che seguano Cristo!» (Giovanni Paolo PP. II, Lettera «Appropinaquat iam», 1 [15 Agosto 1980]: ASS 72 [1980], 791).
Spetta altresì ai cristiani il compito di annunciare con gioia e convinzione la «buona novella» sulla famiglia, la quale ha un assoluto bisogno di ascoltare sempre di nuovo e di comprendere sempre più a fondo le parole autentiche che le rivelano la sua identità, le sue risorse interiori, l'importanza della sua missione nella Città degli uomini e in quella di Dio.
La Chiesa conosce la via sulla quale la famiglia può giungere al cuore della sua verità profonda. Questa via, che la Chiesa ha imparato alla scuola di Cristo e a quella della storia, interpretata nella luce dello Spirito, essa non la impone, ma sente in sé l'insopprimibile esigenza di proporla a tutti senza timore, anzi con grande fiducia e speranza, pur sapendo che la «buona novella» conosce il linguaggio della Croce. Ma è attraverso la Croce che la famiglia può giungere alla pienezza del suo essere e alla perfezione del suo amore.
Che san Giuseppe, «uomo giusto», lavoratore instancabile, custode integerrimo dei pegni a lui affidati, le custodisca, le protegga, le illumini sempre. Che la Vergine Maria, come è Madre della Chiesa, così anche sia la Madre della «Chiesa domestica», e, grazie al suo aiuto materno, ogni famiglia cristiana possa diventare veramente una «piccola Chiesa», nella quale si rispecchi e riviva il mistero della Chiesa di Cristo.

L'esegeta Heinrich Schlier 

Lo "spirito del mondo" considerato da Paolo il diretto antagonista dello "Spirito di Dio" (1 Cor 2, 12). Un ruolo decisivo svolge in esso l'opinione pubblica, oggi anche letteralmente spirito "che è nell'aria" perché si diffonde via etere.
"Si determina - scrive - uno spirito di grande intensità storica, a cui il singolo difficilmente può sottrarsi. Ci si attiene allo spirito generale, lo si reputa ovvio. Agire o pensare o dire qualcosa contro di esso è considerato cosa insensata o addirittura un'ingiustizia o un delitto. Allora non si osa più porsi di fronte alle cose e alle situazione e soprattutto alla vita in modo diverso da come esso le presenta...Loro caratteristica è di interpretare il mondo e l'esistenza umana allo loro maniera" [7].
È quello che chiamiamo "adattamento allo spirito dei tempi". Esso opera come il vampiro della leggenda. Il vampiro si attacca alle persone che dormono e mentre succhia loro il sangue, contemporaneamente inietta in esse un liquido soporifero che fa trovare loro ancora più dolce il sonno, sicché quelle sprofondano sempre più nel sonno ed esso può succhiare tutto il sangue che vuole. Il mondo però è peggiore del vampiro, perché il vampiro non può addormentare la preda, ma si accosta a quelli che già dormono. Il mondo invece prima addormenta le persone e poi succhia loro tutte le energie spirituali, iniettando anch'essa una specie di liquido soporifero che fa trovare il sonno ancora più dolce.
Il rimedio in questa situazione è che qualcuno ci gridi all'orecchio: "Svegliati!". È quello che la parola di Dio fa in tante occasioni e che la liturgia della Chiesa ci fa riascoltare puntualmente all'inizio della Quaresima: "Svegliati tu che dormi" (Ef 5,14); "È tempo di svegliarvi dal sonno!" (Rom 13,11).

PATRIA

L'amor di patria è il nostro attaccamento alla storia d'Italia, al presente e a ciò che vogliamo lasciare ai nostri figli, alle nuove generazioni nel rispetto e in onore per chi ha fatto la storia d'Italia, per chi ha costruito per l'Italia con la guerra, con il proprio lavoro e con i sacrifici di quegli Italiani che sono i nostri antenati. Siamo patrioti Cattolici e fino all'ultimo difenderemo questi valori, ricorderemo la storia d'Italia oggi e domani e la ricorderanno i nostri figli e i nostri nipoti nella verità tutta intera.

RELIGIONE E POLITICA


"La preghiera è un elemento decisivo per la vittoria. Le guerre sono vinte da coloro che sono riusciti ad attirare da altrove, dai cieli, le forze misteriose del mondo invisibile e per assicurarsi il loro sostegno. Queste forze misteriose sono le anime dei morti, le anime dei nostri antenati, che una volta erano, come noi, legati alle nostre zolle, ai nostri solchi, che sono morti per la difesa di questa terra e sono ancora oggi legati ad essa dalla memoria delle loro vite e da noi, i loro figli, i loro nipoti, i loro pronipoti. Ma sopra le anime dei morti c'è Dio. Una volta che queste forze sono attratte, hanno un potere considerevole, ci difendono, ci danno coraggio, volontà, tutti gli elementi necessari alla vittoria e che ci fanno vincere. Portano panico e terrore tra i nemici, paralizzano la loro attività. In ultima analisi, le vittorie non dipendono solo dalla preparazione materiale, dalle forze materiali dei belligeranti, ma dal loro potere di assicurare il supporto delle forze spirituali. L'equità e la moralità delle azioni e il fervente e insistente appello a esse sotto forma di rito e preghiera collettiva attraggono tali forze. "


"La legge dell'onore: percorri solo i sentieri dell'onore. Combatti e non essere mai un codardo. Lascia il percorso dell'infamia agli altri. Meglio cadere in una lotta onorevole che vincere dall'infamia. "

(Corneliu Zelea Codreanu)

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