JOE BIDEN IN UN MARE DI GUAI -Cannonate sui leader democratici

07.10.2020

di Gianmarco Landi


Dopo Obama e Hillary, questa sera anche Joe Biden è piombato in un mare di guai. I repubblicani della House si sono uniti ai repubblicani del Senato per chiedere all'FBI di indagare Joe Biden, suo figlio Hunter e suo fratello, per attività finanziarie criminali e giri di tangenti da milioni di dollari in Ucraina. Cinque giorni fa il Senato Usa aveva pubblicato un rapporto sulle malazioni dei Biden e in particolare sulle ruberie di Hunter Biden, il quale mentre suo padre era il vicepresidente di Obama, si è laidamente riempito le tasche di soldi. Il giovane Biden sedeva nel consiglio della società ucraina di gas naturale Burisma Holdings e secondo quanto esplicitato nel rapporto istituzionale summenzionato, una società di investimento co-fondata da Hunter Biden, la Rosemont Seneca Thornton, ha ricevuto 3,5 milioni di dollari in un bonifico da Elena Baturina, la moglie dell'ex sindaco di Mosca. Trump ha suggerito a Biden di ritirarsi dalla corsa alla Casa Bianca accusandolo senza mezzi termini di essere un ladro, unitamente al figlio e al fratello.Come se ciò non bastasse, oggi si aggravano ulteriormente le posizioni di Hillary e Obama nella vicenda Russiagate divenuta Obamagate o Hillarygate qualsivoglia. Il capo della intelligence John Ratcliffe la scorsa settimana aveva declassificato i documenti che rivelavano come l'ex direttore della CIA John Brennan avesse informato Barack Obama sul piano di Hillary Clinton di suscitare uno scandalo, finalizzato a legare Trump alla Russia, anche al fine di distrarre dal suo scandalo e-mail in vista delle elezioni del 2016. Ratcliffe aveva rilasciato alla visione dell'opinione pubblica una valutazione dell'intelligence russa in cui si spiegava che Hillary Clinton, sin dal 2016, aveva progettato la bufala russiagate per imputare il furto di dati informatici dal server del Partito Dem e dal suo personale, a carico del futuro presidente Trump. È questo il filone di vicende che investono il governo italiano del 2016, poichè le prove del raccordo tra membri dello staff di Trump e la Russia sarebbero state costruite ad arte proprio qui in Italia, inguaiando l'imprenditore italiano Occhionero e l'assistente di Trump, George Papadopoulos. Secondo le accuse dei repubblicani il complotto Dem prevedeva di usare un uomo della Fondazione Clinton, cioè il professore maltese Mifsud, anche agente della Cia, che lavorava alla Link University dell'ex ministro Scotti ( grande amico di Matteo Renzi), il quale avrebbe dovuto interpretare la parte dell'agente segreto russo, manipolando documenti e archivi della Cia, per poi circonvenire Papadopoulos e usare come oggetto della storia i server informatici di Occhionero accuratamente farciti delle e mail di Hillary da misteriose incursioni hacker.Oggi Fox news ci spiega che il direttore dell'intelligence Usa John Ratcliffe batte il ferro ancora caldo declassificando ulteriori documenti esplosivi. Questo materiale odierno ha rivelato come l'ex direttore della CIA, John Brennan, abbia informato l'ex presidente Obama del "piano" di Hillary Clinton di legare l'allora candidato Donald Trump, alle presunte malefatte attribuite a fantomatici hacker della Russia, sia per pregiudicare l'elezione di Trump, sia per il fine di creare un mezzo atto a distrarre il pubblico americano dal suo uso di un server di posta elettronica privato per comunicazioni prodotte e ricevute in veste di Segretario di Stato Usa (reato molto grave che ha lesionato la sicurezza dello Stato). Ratcliffe ha reso pubblici gli appunti scritti a mano dal numero 1° della Cia nel 2016, Brennan, che sarebbero stati presi giustappunto dopo aver edotto Obama sulle informazioni ricevute da funzionari CIA.Per i Dem si mette male e il prossimo faccia a faccia Trump-Biden si annuncia sicuramente molto più esplosivo e dialetticamente efferato del primo.

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