TESTIMONIANZA DI MAURIZIO
Testimonianza di Maurizio
Questa è la mia testimonianza, voglio raccontarla affinché crediate in lui perché gratuitamente ho ricevuto e gratuitamente voglio dare. Sono certo che potrà essere incredibile per alcuni, per altri che già conoscono Gesù è normale e non dico nulla di nuovo.
Tengo a dire che quello che racconterò non dev'essere e non sarà per mia gloria ma per il signore. Vi racconto per dare non per ricevere e per ringraziare il "Re dei Re", per la sua misericordia infinita che ha avuto per me.
Ed ecco la mia testimonianza:
Per lungo tempo svolsi le mie giornate sempre tra donne persino il mio cane e il mio gatto, anche femmine. La mia occupazione di consulente estetico in un mondo fatto di esteriore, di moda, di spettacolo, di vip,.di vanità, Il mio compito, quello di insegnare, di valorizzare la personalità di chi servivo dal modo di camminare, al trucco, abbigliamento al bon ton, ecc. Lavorai per vent'anni nell'alta moda con i grandi stilisti, nel cinema, teatro, televisione, concorsi di bellezza, musica, sportivi, insomma il jet set, la carriera.
Svolsi un compito di coordinatore e PR nei programmi televisivi, la mia vita fu piena di feste, cene, viaggi, donne, macchine sportive, ristoranti, ecc.
Donne, molte occasioni..., insomma uno che pensava che la vita fosse quella, le donne erano la mia debolezza e ancora ora mi trascino questa schiavitù con tanta lotta interiore, perché amo il mondo femminile ma ci fu un vuoto che assalì in quel periodo, mi
arrivò con un punto di domanda nella macchina.
Un bel giorno arrivai in macchina a Riccione, spensi il motore con l'intenzione di scendere dall'auto per incontrare poi gli organizzatori di un famoso programma musicale, spensi il motore e in quel momento un silenzio mi assalì, mi sentii solo e entro' nell'auto scappottata un punto esclamativo immaginario che mi sconvolse la vita, in quel momento dissi a me stesso con un senso di angoscia di noia, di malessere interiore :
"che cazzo ci faccio io qui "
lo dissi per tre volte guardando le persone che
avrei incontrato.
Mi assali' l'angoscia, bloccato seduto sul sedile della macchina,... il vuoto! Pensai più volte di tornare a casa. All'incirca passarono venti minuti e poi mi ripresi, decisi così di fare i tre giorni e conclusi quei giorni sarei andato a casa e mai più ci sarei rientrato in quel mondo. Così fatti i tre giorni cominciai a rifiutare le telefonate, chiusi completamente, gli amici mi diedero del matto per questa mia decisione, ...era finito, quel lavoro era finito, dovevo cambiare, abbandonare quel mondo, e così feci.
Cominciai a vivere un periodo interiore, mi feci tante domande sul senso della vita
Cominciai da lì a dire al cielo a Gesù: "Che
cosa devo fare, sono capace di riempire il
portafoglio ma è tutto qui???
Che senso ha???
Correre,
lavorare per poi?????
Sposarsi, fare famiglia, fare casa su un binario
prefissato non libero, mi sembrava tutta così
banale la vita, scontata, lo dissi parecchie
volte, ripetei ogni volta: "Cosa devo fare, devo
fare il missionario in Africa, devo fare il frate"? Un giorno seduto sul Wc, in piena umiltà, fissando le mattonelle e il pensiero mi arrivò ancora e mi uscì sempre la stessa domanda: (premetto che avevo solo rispetto per Gesù nient'altro, mai prima d'ora lo cercai)
"Che cazzo devo fare io nella vita, che senso
ha"?
Mi entrò una voce che mi disse: "Tu devi
portare il nome di Cristo, il nome di Gesù nel
tuo ambiente dell'estetica, Non c'è bisogno in
africa c'è più bisogno qui"!
Questa voce dentro e fuori di me, padrona assoluta tanto da rabbrividire e dissi tra me e me:" Da dove cazzo viene questa voce"! (unica volta in cui sentii la voce e non so di chi)
Un bel giorno cantando in macchina ascoltando Pino Daniele, io bello con capelli al vento pieno di vita senza cappotta e a velocità elevata vidi per la strada sulla mia destra un uomo, avvicinandomi sempre più l'uomo vidi che vestiva con un sacco di iuta (sacco di patate), al braccio un libro, piedi scalzi, lo sorpassai con l'auto, ma io come al solito affascinato dalle stranezze feci inversione a "U" e ripassai davanti a lui, feci un'altra inversione e mi accostai chiedendogli se avesse gradito un passaggio, mi rispose di no perché abituato ad andare a piedi, insistetti, e lui mi rispose: "D'accordo, perché vedo che mi vuoi parlare". Salì in macchina e fu buffo vedermi in quella macchina sportiva con un frate (come S. Francesco) ,.....
(mi vergognai della mia immaturità, mi sentii un verme davanti a tanta verita'), lui povero, senza nulla, con un sacco ruvido sulla pelle nuda che solo a pensarci mi viene ancora la pelle d'oca a pensare la iuta ruvida sulla pelle, lui con un sorriso sereno, mi fece sorridere vedere la stonatura, la mia bella macchina con la sua bella persona, due opposti, due
bellezze diverse, la bellezza del mondo e la bellezza del signore messi a confronto, una che va al rottamaio, l'altra in paradiso, due verità diverse.
Mi affascinò questa sua realtà, gli feci domande sulla sua scelta sulla sua vita mi rispose raccontandomi il suo cammino tra l'Italia e Francia digiunando o mangiando ghiande, Mario arrivò anche a ventiquattro giorni di digiuno, arrivati a destinazione lo salutai.
L'avvenimento strano fu quello che il giorno dopo mio madre lo incontrò in città, (una città di 300000 abitanti), lo conobbe e lo portò a casa offrendogli un pranzo caldo, Mario non volle accettare denaro.
Ancora ora mi chiedo come è possibile con tanti che girano in città mia madre portò questa persona a casa.
Sono sempre stato affascinato da S. Francesco desiderai per lungo tempo un viaggio ad Assisi, dopo quel incontro diventò molto più forte il voler approfondire S. Francesco, così alcuni mesi dopo conobbi Chiara, la mia ragazza di quel periodo, poco a poco con lei e i suoi genitori mi avvicinai alla Messa la domenica, io estraneo a quel mondo anche se Gesù sempre presente nel mio cuore con profondo rispetto ma mai approfondii la religione, un atteggiamento che mi allontanò dalla chiesa dalla cresima fu l'atteggiamento "Bigotto, chiuso", nauseante per la falsità e l'ipocrisia che respirai in tutto questo perbenismo, inciucetti fuori dalla chiesa non fu per me.
Un bel giorno decidemmo di andare ad Assisi sentii il bisogno di confessarmi, mi avvicinai alla confessione, (riconciliazione che smisi di
fare dalla cresima), entrai e cominciai la confessione, cominciai a raccontare q u a n d o , ... dissi due parole, non mi riuscii di dire altro...
...cominciai a piangere di rotto, acqua, tant'acqua che uscì dai miei occhi a non finire, non riescii a dire una parola, le guance furono un bollore, caldo, molto caldo, la vista appannata, guardai il frate confessore lo vidi con vista appannata degli occhi, lui con saio scuro seduto stette a guardarmi con il sorriso: "cosa ha da ridere costui", lui poi con il sorriso mi domandò: "Da quanto tempo sentivi di dover venire ad Assisi?" Risposi: "un anno" , lui mi rispose :"Ti manda Francesco! "
Questo è quello che successe ad Assisi.
Dopo la confessione a casa cominciai a seguire la messa della domenica, chiesi continuamente a Dio cosa dovessi fare per lui, cosa volesse che facessi, frate o missionario in Africa lo chiesi varie volte per dare un senso alla mia vita per essere suo cavaliere, lavorare ad un suo progetto probabilmente già predestinato per me dalla nascita .
Una sera a letto sdraiato in dormi veglia, mi si spalancarono gli scuri di fronte a me e mi apparse il demonio tutto grigio con le corna piccole, la risatina, il ghigno, le ali lunghe e liscie come un pipistrello come rappresentato sui tetti delle chiese nordiche, cominciò a parlarmi nella mente dicendo quello che mi avrebbe dato ma io non stetti a sentirlo e con il mio solito atteggiamento nei momenti di pericolo restai immobile come un cobra, attento a qualunque mossa, pronto ad attaccare o a scappare, lui continuò a parlarmi nella mente, poi smise di colpo di parlare lasciando un silenzio di un istante, io risposi deciso:" Ma io credo in Gesù"!
Fui io a rispondere non non io, cioè come fosse stato il mio io interiore, la mia anima ed uscì da dentro di me quella forza in risposta. in quello stesso istante quel falsario volò via velocissimo come un fulmine lasciando gli scuri aperti ed io stupito sospirando,
....alzai gli occhi di sollievo sul soffitto e cosa vidi?
Vidi una spada sopra la mia testa!
Seguii con lo sguardo dalla punta della spada e vidi alla mia destra sopra di me, al fianco vidi un busto metallico, una corazza da guerriero S. Michele Arcangelo, capii che il falsario scappò alla vista di San Michele Arcangelo, la sua apparizione fu di protezione al mio dire: "Io credo in Gesù"
Il giorno dopo visto l'accaduto e preoccupato decisi di cominciare ad andare a messa ogni giorno per una settimana per vedere quale effetto mi avrebbe fatto, così provai per quattro settimane facendo una settimana si a messa e l'altra settimana no, mi accorsi che nelle settimane dove non frequentai la messa svolsi la stessa vita di prima mentre le settimane si che andai a messa pregai e frequentai il gruppo di preghiera. Questo esercizio che chiamo "di San Tommaso" per una mia testardaggine a credere mi portò a comprendere quanto fosse importante pregare, "essere in grazia di Dio", quanto sono importanti i sacramenti che mi diedero pace nel cuore.
Capii che il frequentare la messa mi fece sentire una pace, una strana gioia, invece nei giorni dove non frequentai sentii a differenza l'angoscia e la tristezza, un vuoto strano e sentii di vivere ciò che vive il mondo, ciò che vive l'uomo lontano da Dio, ciò che vedono e
come vedono coloro che non sono in grazia di Dio .
In quel periodo cominciai a frequentare un gruppo di preghiera, cominciai seriamente spinto da una forza e affascinato dal sapere dalla mistica più che dalla teologia, quindi messa, confessione, adorazione eucaristica, ecc., il signore mi fece notare come rendeva belle le anime che toccava ed io da consulente estetico che allora ero per professione mi abbandonai, mi arresi a lui, al maestro della bellezza notando realmente le bellezze esteriori ed interiori che lui toccava con la sua grazia ... e così un giorno con cuore aperto suggerito dallo Spirito esclamai:" Tu fai bellezza, tu sei bellezza"!
La gioia l'entusiasmo aumentarono sempre più, gli amici cambiarono come magia, i rapporti con le persone diverso, mi meravigliai anche di questo, entrarono nella ma vita amici nuovi molto più gentili e amorevoli, veri, veri amici di cuore che pensavo non esistessero.
Cominciai anche a fare dei pellegrinaggi con il
gruppo in vari santuari.
Mi capitò un giorno in adorazione eucaristica
dopo un'oretta circa in ginocchio, cominciai a
sentire colare sulla mia testa come olio, scese
fino all'altezza del cuore, ed io attento a
questo strano effetto non seppi dare
spiegazioni poi il mio maestro spirituale mi
informò che si trattava del Sacratissimo
Sangue di Cristo che mi colò sulla testa, una
grande grazia purificatrice, altre volte invece
ricevetti delle effusioni di spirito come
accadde ad Assisi in confessione, così
accadde a Mediugorje quando andai in estasi
con l'eucarestia. Un fuoco dirompente, una
gioia incontenibile, ebbi paura in quei
momenti che si spaccasse il mio corpo, il mio
fisico, si aprì a cerchio questa potenza
uscendo dal mio spazio fisico, come se il
corpo scoppiasse, io pieno di gioia piansi, indescrivibile!
Una sera al gruppo di preghiera, pregando sgranando il rosario, vidi nel mezzo della stanza con i miei occhi Gesù misericordioso, giovane con una barba corta, magro, una veste bianca fino ai piedi, capelli ondulati ben pettinati castani ma con una forte luce che non vidi ma creò dei riflessi su di lui rendendolo quasi biondo, posizionato dando le spalle all'altare io seduto lo vidi di profilo, la sua barba più lunga al mento proprio come lo descrive Santa Faustina Kowalska .
Ancora in un viaggio alla Salette scendi spinto dalla corriera e non so perché ma feci una foto in cielo, nella foto mi apparse la sagoma della madonna, sempre nello stesso viaggio ci fermammo a Parais le Monial il luogo dell'apparizione del Sacro cuore a Santa Margherita Alorque "La coque" io in preghiera di pentimento in ginocchio chiedendo misericordia con vera compunzione per i miei peccati del passato ad un certo punto vidi ad occhi chiusi due occhi limpidi, grandi di taglio lungo, luminosissimi e sorridenti, bellissimi pieni di amore diretti nei miei occhi dandomi la pace del perdono, pian piano questi occhi si allontanarono lentamente, lo vidi con un manto rosso e la veste bianca, quando uscii dalla chiesa piuttosto sconvolto, andai dalle bancarelle dei ricordi e vidi la stessa immagine, la stessa figura, lo stesso Gesù rappresentato come io ebbi a vederlo!
La terza volta che lo vidi nel periodo di Pasqua durante la messa, lo vidi alla destra dell'altare, alla mia sinistra fermo immobile vestito di blu (regale) con manto traverso verde, (speranza) capelli lunghi più scuri, oltre le spalle barba più lunga e più folta, più grosso di corporatura e più pesante di umore,
più triste come se fosse il periodo del Getsemani, il suo cuore fuori dal petto, un cuore ricoperto da una sottile pellicina come un palloncino gonfiabile, un colore rosso bordò, infiammato, gonfio, pronto a scoppiare solo al toccarlo, mi guardò senza dire nulla, sguardo sofferente.
La quarta volta lo vidi nello stesso luogo, identico alla terza volta, come se fosse rimasto li ad attendermi la sera dopo guardandomi senza un sorriso, semplicemente serio mi disse da cuore a cuore:"Vedi quanto soffro? Risposi anch'io nel silenzio con il cuore dicendo: "Quanto soffri!!
Un dolore dentro di me come se appartenesse al mio stesso corpo, una compassione, una complicità, una compunzione, una responsabilità per aver partecipato anche io ai suoi patimenti con i miei peccati.
In quel momento mi innamorai di lui, del suo
amore disarmante, dicendo:
"Cosa devo fare per te ".
Il giorno dopo, la mattina nel mezzo delle mie
pulizie mattutine in bagno ad un tratto mi
appare in piedi come il giorno prima, allo
stesso modo alla mia destra , fu la quarta
volta che lo vidi, senza dire nulla, immobile,
cercai continuamente se era mia
immaginazione tutto questo, non capii, per
tutte queste cose volevo capire... Perché a
me!!!
La quinta volta lo vidi per poco tempo seduto nel sedile di fianco a me vestito di bianco, Gesù misericordioso durante un viaggio per lavoro in autostrada, per poco tempo lo vidi.
infine la sesta volta che lo vidi mi diede una conferma per quello che vidi prima, che ciò che vidi non furono allucinazioni..
Questa volta fu in un momento molto razionale, in piena trattativa, io seduto alla scrivania di un grande imprenditore italiano titolare di una multinazionale, (ex imprenditore dell'anno 2015), sempre alla stessa scrivania il suo intimorito segretario al mio fianco a prendere note su un block notes per tutto ciò che si disse in riunione, questo imprenditore con un atteggiamento da grand'uomo con addirittura havana alle labbra (un boss), lui convinto della sua immortalità sentii che si meravigliò del mio comportamento indifferente, lo sentii questo, indifferente alla sua grandeur (io abituato ad aver a che fare con autorità e personalità varie dello spettacolo come un Gassman) non mi feci problemi a parlare con questo imprenditore.
Alla fine della discussione il suo segretario si alzò per andare verso la porta, continuai per un attimo a discutere con l'impresario mi voltai per salutare il segretario sulla porta e li vidi Gesù misericordioso seduto sulla sedia del segretario... il segretario sulla porta e Gesù seduto sulla sedia dove sedette il segretario. Questo mi diede la conferma che quello che vidi prima non fu allucinazione in quel momento di trattativa ci fu uno stato di razionalità al 100%, si parlava di numeri, di affari inoltre mi trovavo davanti ad uno che sapeva contare i numeri molto bene quindi io attento a non farmi imbrogliare anche in quell'occasione si fece vedere da me e questo per darmi conferma.
credetti sul serio e ripensai a tutte le volte che lo vidi. Da questo periodo sempre più approfondendo la preghiera Gesù mi anestetizzò come se mi tenesse staccato dal mondo in una bolla trasparente innalzata dalle angoscie del mondo, la vidi quella bolla ad
una altezza di 5 metri, penso fosse il ventre di Maria .
Gesù mi tenne tra le sue mani come un piccolo uccellino caduto dal nido. Mi tenne così per un lungo periodo curandomi le ferite prima, fasciandomele, dopo effondendomi di amore e di gioia, rivoluzionando la mia vita, togliendo ciò che mi fece male e ciò che non poté appartenere alla mia nuova vita, mi lasciai curare dalla sua dolcezza tutto ciò che in questo deserto mi tolse me lo cambiò con il suo straordinario amore questo fu il periodo del latte e miele .
Vi racconto altri piccoli episodi come quello di Mediugorje. Fui invitato ad un pellegrinaggio a Mediugorje, tempo prima ebbi un dibattito con il sacerdote per l'eucarestia se fosse giusto presa nelle mani o direttamente in bocca, io continuai a dire che meglio direttamente sulla lingua anche per testimonianza di alcune mistiche che affermarono di aver avuto messaggi per questo motivo da Gesù, e perchè nell'eucarestia sentii ancora quel cuore di Gesù infiammato dal dolore ricoperto da quella sottile pellicina .
A Mediugorje quando arrivai fino al secondo giorno nulla di così eccezionale per quello che si racconta di Mediugorje degli effetti eccezzionali, la mattina del secondo giorno successe una cosa strana, il sacerdote alla santa messa ci invitò a prendere il corpo di Cristo solamente nella mano, non essendo di mia abitudine mi rifiuto per principio, la sera andai a confessarmi per quello che accadde, durante la confessione il sacerdote del confessionale si arrabbiò, mi disse che non poteva obbligarmi, mi consolò per l'avvenuto, uscii da quella confessione volando,
alleggerito stranamente da altre confessioni e andai a prendere posto per la messa, cominciò a riempirsi la chiesa, la pioggia radunava di fretta le persone all'interno, ad un punto volli alzarmi e cedere il posto perché una signora al mio fianco si mise a mangiare la cioccolata senza rispettare il digiuno di un'ora prima della messa, andai fuori dalla chiesa, mi recai nella sacrestia ancora in costruzione, mi piacque quel posto più raccolto per la preghiera, da li seguii tutta la messa con una signora molto umile in un angolo inginocchiata, nel momento dell'offertorio passarono i frati da quel luogo dove mi trovavo per andare dai fedeli con l'eucarestia, mi diedero il Corpo di Cristo sulla lingua .
Appena mi posarono il corpo di cristo sulla lingua in quel momento sentii che qualcosa, si allargò a dismisura a cerchio nella bocca, io attento e questo effetto straordinario, questo effetto salì fino alla testa facendomi lacrimare dirotto, sentii i battiti del mio cuore sempre più forti, quella forza cominciò a scendere, scese giù fino al cuore e dal cuore si allargò a dismisura come se mi si spaccasse il fisico, uscendo da me dal mio campo.
Provai una gioia indescrivibile infinita mai sentita prima, fortissima, un abbraccio di luce. Continuai a lacrimare e a camminare in punta di piedi avanti e indietro come per volare e vivere con la gioia del paradiso,
..... andai in un estasi indescrivibile !
Questo è quello che successe a Mediugorje . In questa testimonianza tanti potranno prendermi per allucinato per fanatico e per altro ma queste cose sono le stesse che gli uomini hanno detto a Gesù anche prima di metterlo in croce quindi questo è un onore per
me , S.Francesco di Assisi direbbe:"Letizia perfetta"
Mi accadde un'altro fatto molto particolare che vi racconto e che successe nel mio lavoro. Al tempo ebbi un inizio di rapporto di collaborazione per un progetto con un'azienda molto importante a livello internazionale, a loro piacque il mio prodotto ed io una mattina alle ore 10.00 mi trovai li per concludere un contratto di collaborazione, quando scese dagli uffici per accogliermi l'amministratore delegato dell'azienda e mi disse:" Buongiorno Maurizio, purtroppo c'è da aspettare perché Roberto il direttore è impegnato con dei Tedeschi" gli risposi che potevo anche aspettare, mi offrì un caffè e si congedò, tornò dopo un'ora circa e mi disse la stessa cosa, Roberto il direttore era ancora impegnato, a quel punto dissi all'amministratore che avrei fatto un giro in paese e che sarei tornato per mezzogiorno, così fu. Passeggiando per il paese con la mia valigetta fu giornata di mercato, entrai e lo percorsi fino a metà quando vidi la chiesa aperta, entrai in chiesa e vidi esposto il Santissimo nell'ostensorio quindi un primo venerdì del mese, pieno di gioia mi inginocchiai all'inginocchiatoio e cominciai a meditare quando ad un certo punto mi prese una lode a Dio di gioia e di tante parole di preghiera continua come mai feci, lo Spirito Santo mi fece pregare , lodare Dio in una gioia indescrivibile quando cominciai a sentire una voce lontana alla mia destra: "
Fai consacrare quell'azienda a Maria"!
la sentii bene quella voce lontana ma come
San Tommaso ci credetti poco e pensai ad
una mia illusione e continua a pregare a
fissare Gesù presente nella Santissima
Eucarestia, la voce si ripresentò subito ma al
centro, di fronte a mee disse: "Fai consacrare
quell'azienda a Maria"! A quel punto, mi dissi
"Ahhh, qui si ripete, devo crederci" ma non bastò, la sentii per la terza volta, questa volta a sinistra: "Fai consacrare quell'azienda a Maria"! (Secondo me era un angelo, un arcangelo) A quel punto fui certo e dissi rivolgendomi al signore: "Ma come faccio io a dire al direttore dell'azienda che deve consacrare la sua azienda a Maria, perdo il contratto, mi da del matto, non mi crederà" e così non ebbi neppure l'idea di dirglielo in quella giornata, per me ci fu si il Signore e la Sua richiesta ma potevo anche parlargliene a contratto firmato. Cosi presi la benedizione dal sacerdote a mezzogiorno e mi avviai verso l'azienda.
Nella hall trovai tutti, l'amministratore delegato e Roberto il direttore generale con i suoi clienti Tedeschi, mi vide e mi venne incontro scusandosi per la mia attesa, mi chiese se volevo un caffè e che avrebbe finito al più presto continuando a scusarsi. Lui molto più alto di me stette li continuando a scusarsi io continuai a dire di non preoccuparsi che avrei avuto tempo, insomma tutto si ripeté in modo imbarazzante quando sentii una forza da dentro che mi spinse a dire, .....e di istinto dissi guardandolo negli occhi:" Roberto ascolta, tu potrai darmi del matto, del pazzo a ti devo dire una cosa molto importante" Lui mi guardò stranito e indietreggiò un piede, allora cominciai a raccontargli l'accaduto dal passaggio al mercato alla chiesa e all'adorazione dell'ostensorio, a quel punto lo guardai negli occhi e gli chiesi se sapesse cosa fosse un ostensorio, lui mi rispose:" Sai cosa sono io"?
Lo fermai e gli dissi: " Fammi finire di raccontare" e continuai e lui mi interruppe una seconda volta dicendomi:" Sai cosa sono io"? A quel punto avendo io finito di dire con "Fai consacrare l'azienda Roberto perché queste cose mi sono già accadute altre volte e se ti
dico fallo" gli risposi: " Cosa sei tu"? Lui mi
guardò e mi disse:
Sono un accolito"!
Lo guardai e gli chiesi cosa fosse un accolito,
mi rispose:
"Come tu mi vieni a dire questo e non sai
cos'è un accolito"?
Gli dissi nella mia ignoranza: "Cos'è un
incrocio tra un ministro straordinario e un
diacono"? Lui mi rispose di si, allora gli dissi
che poteva quindi capirmi e credere e far
consacrare l'azienda, mi chiese come fare per
consacrarla, gli risposi di fare una Santa
Messa nell'azienda con un sacerdote, mi
disse che l'avrebbe fatto.
Poi parlammo del contratto.
Tempo dopo ci trovammo in fiera a Milano, lui
mi vide e mi venne incontro, mi portò in un
posto isolato e mi disse: "Sai Maurizio, ho
fatto consacrare l'azienda a Maria è venuto il
sacerdote abbiamo fatto la messa e solo un
dipendente si è rifiutato di essere presente".
L'azienda fu consacrata a Maria e l'azienda
fallì poco dopo, i proprietari non del tutto
onesti e così il mio contratto fu inadempiente,
persi anche del denaro, comunque l'azienda
fu poi acquistata da altri imprenditori e
neppure un operaio perse il lavoro.
Probabilmente questa azienda doveva andare
a questa famiglia che la acquistò e che tempo
prima vissero una disgrazia in famiglia.
Tempo dopo mi capitò anche di avere una visione mentre fermo nella sala di casa, vidi una croce bianca alta circa un metro e settanta con un cerchio nella parte bassa composta da 6 gemme colorate, non cappi subito il significato ma ciò che mi venne in mente fu la bara bianca dei bambini, chiesi così ad una mia cara amica Suora Carmelitana, al quale mi disse che le gemme erano i martiri dei bambini, poi capii anche che quel cerchio di gemme posizionato in
basso raffigurava la corona di spine di Gesù ma all'altezza dei bambini. Per questa croce ebbi molti segni della veridicità così la creai come devozione e nacque anche la preghiera.
Ora a che punto sono?? Il mio padre spirituale un carismatico Francescano mi ha detto che devo vivere di memoria per le tante grazie che Gesù mi ha concesso, che ora il cammino è fatto di dossi e di cunette dove non sempre posso vedere la sua luce, di ricordarmi di quello che mi ha dato, che lui c'è ed è sempre con noi in ogni momento ogni attimo perché apparteniamo al suo corpo mistico come cellula vivente. Prima mi teneva in braccio ora devo camminare e sono nel deserto.
Ora lo sento dentro e fuori di me più vicino di prima come parte del suo corpo e in alcuni periodi non lo sento ma so che c'è e proseguo nel mio deserto.
Ho voluto raccontare questa mia esperienza perché possiate credere in lui soprattutto in questo periodo in cui tutto è così buio, lui ci lascia liberi di scegliere di agire stà a noi la scelta, il dire si padre io credo in te "Io credo in Gesù","cosa devo fare per te"?
Questo vuole da noi la nostra fiducia in lui e lui accrescerà la tua fede. Vuole essere cercato, vuole essere glorificato, amato dai suoi figli tutti e noi dobbiamo conoscerlo, farlo conoscere e portare i suoi figli a lui per il suo amore per noi, Gesù ti ama !
allego a questa testimonianza anche le foto che ho scattato in vari posti, vari santuari dove potrete notare delle verità siate attenti a quelle foto troverete se vorrete vedere .
Per nessun motivo le foto esposte sono state ritoccate o altro, sono assolutamente autentiche.
Vi dono anche una preghiera una giaculatoria
che mi è stata donata
"DONAMI AMORE PER AMARTI", questa
giaculatoria mi fu data durante la preghiera
Pace e bene
Maurizio